martedì 25 ottobre 2011

La fusione fredda ha il marchio CE

In un recente commento Andrea Rossi ha confermato di possedere la certificazione comunitaria (marcatura CE) per l'utilizzo industriale, non ancora per quello casalingo, del suo reattore a fusione fredda. C'è da dire che, ipotizzando che il marchio CE sia stato ottenuto con la normative sulle caldaie (cioè che Rossi abbia certificato l'E-Cat come fosse una caldaia), la direttiva comunitaria 92-42-CEE, presumibilmente ci sarà stato un ente indipendente che abbia constatato la conformità dell'apparecchio alle norme di legge. Se fosse così, ci sarebbe già, in giro, un ente terzo e indipendente che avrebbe verificato e approvato il funzionamento dell'E-Cat, e dato che la certificazione è pubblica, speriamo di conoscerne presto il nome e di risalire al certificato. Nel frattempo, in questo primi stringenti freddi, accendiamo di nuovo le nostre vecchie caldaie e guardiamole con affetto e con la speranza che tra non molto potremo sostituirle con un piccolo reattore nucleare.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma una sperimentazione seria? Possibile che non possa ricevere un finanziamento dallo Stato Italiano? se ne buttano via di soldi.....

bu

Anonimo ha detto...

sto seguendo incuriosito questa vicenda. o è una megabufala e siamo alle porte di una nuova era. Non possono esserci vie di mezzo.

Il tutto avviene lontano dai riflettori. Censura o bocciatura preventiva???

Anonimo ha detto...

...se non sarà l'ennesima bufala, stiamo attenti alle solite multinazionali dalle braccia lunghe...non mi faccio troppe illusioni ma godrei nel veder fallire molte di queste sanguisughe!!!!

Anonimo ha detto...

Abbiamo bisogno di un punto di svolta. un nuovo inizio. potrebbe essere. nuove fondamenta che sostituiscono queste che abbiamo, che sono marce.

Stufo.